Giovanni Fornabaio
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Il caffè per un napoletano ha la stessa importanza del nettare per un’ ape.
Senza caffè un napoletano non può svegliarsi. Non può cominciare a lavorare. Non può continuare a lavorare. Non può neanche incontrarsi con i propri amici. Cosa farebbe un gruppo di amici napoletani se non incontrarsi per bere un caffè? Appunto, niente.
Questo l’ha capito benissimo il signor Michele, un signore, non solo anagraficamente, e professionista, che ha vissuto, e vive ancora, con lo scopo di far arrivare in più case possibili un caffè “fatto in casa”. Professionista non è sinonimo di imprenditore. Un professionista mette impegno e amore in quello che fa; cura in modo maniacale ogni dettaglio, non per vendere un prodotto, o quantomeno non solo, ma sopratutto per farlo apprezzare al suo massimo livello e splendore ad un numero di destinatari che sarebbe meglio chiamare eletti, o fortunati. Un professionista è un benefattore, proprio come il signor Michele, titolare di una delle più belle realtà aziendali della ancora più bella penisola Sorrentina. Il signor Michele offre ai suoi vicini un prodotto genuino, autentico e vero, che non ha alcuna intenzione di concorrere con gli altri del commercio su larga scala.
“Ave e non vale” mi verrebbe da dire, augurando prosperità alla torrefazione Maresca.