Michele Soldovieri
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Tre splendidi crocifissi policromi lignei, intagliati da artisti di eccellentissimo livello, attivi nel territorio aretino tra tra il 1100 e il 1200, accolgono il visitatore nella prima delle sale allestite all'interno del palazzo vescovile di Arezzo, che ospita un museo d'arte sacra di straordinario interesse culturale ed artistico.
Le altre sale ospitano opere pittoriche che hanno la capacità di commuovere il visitatore ed emozionarlo, per la rappresentazione di scene che traggono ispirazione dai testi sacri.
Le annunciazioni di Andrea di Nerio e di Spinello Aretino, ambedue trecentesche, reclamano uno sguardo profondo per cogliere le diversità di elaborazione delle rispettive composizioni.
Il Vasari offre al visitatore la possibilità di ammirare nei suoi lavori raffiguranti la predica di San Giovanni Battista e il battesimo di Gesù, la scienza manieristica che rivoluzionò la pittura di fine cinquecento.
Bartolomeo della Gatta, con il San Girolamo penitente e la Madonna con bambino in trono e Santi, dispone la composizione secondo tipici canoni quattrocenteschi, non distanti dal modo di dipingere di Piero della Francesca.
Altre eccellentissime opere riempiono di bellezza e splendore gli spazi del museo diocesano.
In ultimo, la visita si conclude salendo al piano superiore, per ammirare le sale del palazzo vescovile, mirabilmente affrescate dal Torri.