Nicola T.
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Questo museo è stato inaugurato nel 2012, ha sede nei sotterranei della Cattedrale di Sant’Alessandro dove, durante i lavori di sistemazione degli impianti del 2004, sono venute alla luce alcune testimonianze archeologiche della storia di Bergamo dal X secolo a.C. al XVI secolo: tracce di insediamenti preistorici, resti di domus romane, testimonianze della chiesa paleocristiana e della cattedrale romanica.
Grazie a una complessa campagna di scavi (2004 - 2012) nel sottosuolo del Duomo sono emerse le tracce di un sito romano, della Cattedrale paleocristiana di San Vincenzo e della successiva Cattedrale romanica, avvolte nella ricostruzione rinascimentale dell’architetto Filarete.
La pianta dei rinvenimenti dello scavo mette bene in evidenza le fasi evolutive di questo luogo, già abitato a partire dal X secolo a.C..
Dal I secolo a.C. al IV d.C. l’area era occupata da un quartiere di impianto romano, adiacente al foro, attraversato da una strada commerciale sulla quale si affacciavano botteghe, laboratori artigiani e domus residenziali dotate di ricchi apparati architettonici e decorativi.
Nel V secolo sorse una Cattedrale dedicata a San Vincenzo.
Le dimensioni della basilica erano imponenti: essa misurava non meno di 45 metri di lunghezza per 24 metri di larghezza e costituiva il più grande edifi cio sacro della città.
La linea dei muri perimetrali di tale struttura è stata mantenuta nelle successive fasi edilizie e corrisponde (escluso il lato orientale del presbiterio) al perimetro della chiesa attuale.