Resti del Tempio di Iside

Historical landmark · Monti

Resti del Tempio di Iside

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Piazza Iside, 00184 Roma RM, Italy

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Highlights

Discover the ancient echoes of Rome at the Temple of Isis, where stunning remnants transport you to a past of mystery and beauty amidst a vibrant, historic backdrop.  

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Jul 28, 2025

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Michael Bowtell

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Dinner here really wasn't very good. My wife has the seafood gnocchi, and I had tuna steak. Both very underwhelming I'm afraid, there are plenty of better restaurants in Rome.

Gary Holmyard

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Like most of Rome... thought provoking, inspiring and extremely emotional

shauna Mobley El-Khatib

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Great food

Stefano Manzo

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I resti del Tempio di Iside (I secolo a.C.), dedicato quindi alla famosa dea Egizia, si trovano nel centro storico di Roma, nella zona del colle Oppio, nel Rione I (Monti), in Piazza di Iside. Il grande Tempio (originariamente lungo circa 250 metri), cominciò a non essere più utilizzato, con la proibizione degli antichi riti romani in seguito al diffondersi del culto del Cristianesimo (fine IV secolo a.C.) e come era uso in quel tempo fu soggetto a spoliazioni dei suoi materiali più preziosi per il reimpiego in altri siti. Quello che rimane oggi sono principalmente due alte nicchie con abside, in materiale laterizio, questi resti probabilmente appartenevano ad una monumentale fontana del tempio.

Susan Caldari

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Resti del più fascinoso ed esoterico tempio di Iside, purtroppo non curato, semplicemente lasciato sotto sbarre al degrado, non c'è una vera pulizia , igiene , eppure un prezioso esempio del passato magico e magnifico della storia di Roma, per me vale la pena un passaggio comunque muniti di cartina e storia da leggersi sul posto con una guida al limite , che potrà raccontarvi le antiche vestigia . Almeno la sera è decentemente illuminato

Alessio Brugnoli

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Come scritto tante volte, anche nell’antica Roma l’Esquilino era un rione multietnico, confusionario e ricco di religioni, lingue e culture differenti. A riprova di questo, in zona vi erano due santuari dedicati ad Iside. Il primo, di cui sono rimasti pochi resti nell’omonima piazza, fu costruito per volontà di Quinto Cecilio Metello Pio, generale di parte sillana, nel I secolo a.C. Questo santuario si articolava scenograficamente con portici e fontane su una serie di terrazze, collegate da rampe e scalinate, secondo un ben noto modello adottato in età ellenistica in santuari dedicati a divinità salutari, come quello della Fortuna Primigenia a Palestrina. Dagli scavi, eseguiti a spizzichi e bocconi nei secoli, si suppone come il tutto fosse costruito su tre livelli: il primo, costituito da una ninfeo monumentale, con tre nicchie abbellite con vasche a cascata e con statue a tema egizio, il secondo con una piscina lustrale, a forma di T nilotica, circondata da un triportico e l’ultimo, con il tempio vero e proprio, di forma rettangolare con 12 colonne sui lati corti e 18 su quelli lunghi. Di tale magnificenza, è rimasto assai poco: la navicella-fontana di S. Maria in Domnica, detta per l’appunto piazza della Navicella, scoperta nel ‘600, o Navigium Isidis, la cui copia orna oggi l’omonima piazza. Nel 1653 furono scoperte delle bellissime pitture con stucchi e figure egizie, ma poiché il luogo era molto umido non fu possibile staccarle dal muro, a memoria di questo ritrovamento ci sono dei disegni eseguiti da Cassiano dal Pozzo. Tra il 1886 e il 1887 furono ritrovate una testa di Giove Serapide, una statua d’Iside , una statuetta di Anubi ed altri reperti. Nel 1889 venne alla luce un cippo marmoreo con un’iscrizione che commemora il dono fatto da un liberto e procuratore imperiale con il nome di Mucianus a Iside detta “Lidia” ed “Educatrice”, presso le terme di Traiano, in cui era scritto Isidi Lydiae educatrici valvas cum Anubi et ara Mucianus Nel 2007, durante uno scavo in via Labicana fu rinvenuta una testa di fanciulla molto ben conservata,che le caratteristiche formali attribuivano all’età severiana. Il ritratto, in marmo greco di altissima qualità, per i tratti del volto e il tipo di acconciatura fu riconosciuta come Annia Aurelia Faustina, discendente di Marco Aurelio e terza moglie di Eliogabalo, Augusta per pochi mesi verso la fine del 221. Sempre all’Esquilino, esisteva, nei pressi del Tempio di Minerva Medica, un altro tempio dedicato a Iside, l’Isis patricia, di cui ahimè non sembra essere rimasta alcuna traccia

nOeLia Bueno

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Se queda una con ganas de más, una lástima que quitaran la fuente...