University History Museum

Local history museum · Pavia

University History Museum

Local history museum · Pavia

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S.da Nuova, 65, 27100 Pavia PV, Italy

Photos

University History Museum by null
University History Museum by http://musei.unipv.it/
University History Museum by massimiliano20097 (Atlas Obscura User)
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Highlights

History of science, medicine, physics, anatomical Venus  

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S.da Nuova, 65, 27100 Pavia PV, Italy Get directions

museoperlastoria.unipv.it
@museoperlastoria_unipv

Information

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+39 0382 984659
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Features

restroom
crowd family friendly
wheelchair accessible entrance
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Last updated

Sep 3, 2025

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18 Places To See Uncanny Specimens of Wax Anatomy

"The University of Pavia is a sort of collection of collections, a museum of museums. Among the many incredible collections of the University di Pavia are: 1. The “Cabinet of Physics of Alessandro Volta”  2. The Medicine collection divided into three halls 3. The Botanical Garden 4. A museum of natural history divided into three sections on comparative anatomy, zoology, and geo-palentology 5. A museum of electrical technology 6. A museum of mineralogy 7. The museum of Normal Human Anatomy 8. The collection of Pathological Anatomy 9. The Collection of Physiology (Medical instruments) 10. The Collection of Histology and Embryology 11. The Collection of General Pathology 12. The Collection of Chemistry 13. The Collection of Physics 14. The Collection of Models and Mathematical Instruments 15. The Collection of Musicology 16. The Museum for the History of the University It is in the Museum for the History of the University where visitors can see an example of an anatomical Venus, a type of female wax anatomical model done in a sensual style." - ATLAS_OBSCURA

https://www.atlasobscura.com/lists/18-places-to-see-uncanny-specimens-of-wax-anatomy
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Kourosh Sajjadi

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The artifacts are fascinating and the guide persons can help with English descriptions. However, the written descriptions' language are all in Italian and is not appreciated for a museum in an international university. Overall, the museum is very nice to visit.

Jit Mukherjee

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A Small Museum, worth visiting. The medical portion is really great. It could have English description of the items

Alexandra Angeletaki

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A very inyeresting Museum for the history of Sciences and Research wonderful guided tourby Ester.

Shouichi Takatsuka

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The medical section was very interesting with many unique exhibits and very nice staff!

Giuseppe Marzulli

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Interessante museo inaugurato nel 1936 e situato all'interno del palazzo centrale universitario, con ingresso dall'antico cortile della facoltà di medicina. Oltre alla prima sala, dove sono raccolti i ritratti di docenti che hanno dato lustro all'Università, vi sono sostanzialmente due sezioni, quella di fisica e quella di medicina. La sezione di fisica comprende due sale, incentrate sulla figura di Alessandro Volta, che insegnò fisica sperimentale a Pavia dal 1778 e che contiene gli strumenti utilizzati od inventati da lui e dai suoi successori. La sezione di medicina è invece articolata in tre sale, intitolate rispettivamente all'anatomista Antonio Scarpa, al patologo chirurgo Luigi Porta ed all'istologo e patologo Camillo Golgi, premio Nobel per la medicina nel 1906 e primo italiano, insieme con Giosuè Carducci, a ricevere il prestigioso riconoscimento. Data la specificità del museo, sarebbe preferibile associarsi ad una delle visite guidate che vengono organizzate periodicamente. Tuttavia, se si ha una buona conoscenza delle materie trattate, può essere interessante anche la visita da soli, usufruendo dei supporti informatici.

Giuseppe Carletti

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Museo in centro Pavia e all'interno della università. Poco frequentato e di dimensioni ridotte ( 5 stanze) ma pieno di informazioni ( visive principalmente) che lasciano a bocca aperta. Pezzi e strumenti della università nei campi di ottica,elettrologia, fisica e alcuni documenti originali anche nel campo letterario ( poche cose per la verità). Per chi non è facilmente impressionabile merita la visita alle stanze di anatomia umana che illustrano i progressi della medicina ( con fatica ma inarrestabili) dell'800.

Iacopo Mezzano

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Museo interessante sulla storia della università di Pavia, con speciale riferimento all'anatomia e alla fisica. Ricco di reperti, andrebbe migliorato nella leggibilità di molte delle sue targhette

TheMax1075

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Il Museo si trova all'interno del palazzo centrale universitario, affacciato sul cortile dei caduti, l'antico cortile medico dell'Università.Il Museo fu ufficialmente inaugurato nel 1936 e la sua origine si lega alla Prima esposizione nazionale di storia della scienza, che si tenne a Firenze nel 1929. Anche l'Università di Pavia aveva partecipato alla Mostra, inviando alcuni pezzi, a testimonianza della lunga storia dell'Ateneo pavese e dell'attività di scienziati che vi operarono attraverso i secoli. Alla conclusione dell'esposizione i cimeli tornarono a Pavia e cominciò a farsi strada l'idea di allestire un'esposizione permanente all'interno dell'antico palazzo universitario. Pochi anni più tardi, nel 1932 si tenne una mostra, curata dall'anatomico Antonio Pensa, per ricordare Antonio Scarpa, fondatore della Scuola anatomica pavese, nel primo centenario della sua morte. Poco dopo il Rettore, prof. Ottorino Rossi, affidò al prof. Guido Sala (primo direttore del Museo) e al prof. Antonio Pensa (preside della Facoltà medica) il compito di realizzare il Museo. A quell'epoca il Museo accoglieva scritti autografi, opere a stampa e preparazioni anatomiche dello stesso Scarpa e di alcuni dei suoi successori, come Giacomo Rezia e Bartolomeo Panizza. Il materiale anatomico divenne il primo nucleo dell'attuale allestimento museale. Nel 1938 la direzione del Museo venne affidata al prof. Pensa, che lo diresse fino alla sua morte. Sotto la guida di Pensa, negli anni cinquanta, grazie al sostegno del Rettore Plinio Fraccaro, furono ampliati gli spazi espositivi ed arricchite le collezioni conservate ed alla sezione di Medicina fu aggiunta la sezione di Fisica, intitolata ad Alessandro Volta, consentendo così al Museo di raggiungere nel 1961 l'apice della sua espansione, pur necessitando di nuovi spazi.Alla morte di Pensa, nel 1970, subentrò nella direzione del Museo il prof. Bruno Zanobio, docente di storia della medicina nell'Ateneo pavese, che fin dagli anni cinquanta aveva collaborato alle attività museali. Rettore il prof. Alberto Gigli Berzolari, Zanobio si occupò della risistemazione dei locali e del riordino e catalogazione critica delle raccolte, contribuendo a trasformare il Museo in ambiente di studio, di ricerca e di insegnamento, pur di fronte ad una riduzione degli spazi a causa di esigenze organizzative dell'Ateneo. Nel 1983 furono completati i lavori riorganizzativi degli spazi espositivi, con il restauro delle scaffalature settecentesche originali e la distribuzione delle raccolte nelle tre sale dedicate alla medicina e nelle due sale dedicate alla fisica.Antichi strumenti per lo studio della Fisica (XVIII- XIX secolo). Negli anni Novanta del XX secolo tutta la collezione di fisica è stata oggetto di un accurato lavoro di identificazione e restauro. Oggi il Museo per la Storia dell'Università, parte del Sistema Museale di Ateneo, contiene preparati anatomici, cimeli medico-biologici, strumenti di fisica e chirurgici,documenti relativi alla storia dell'Ateneo, costituendo - come disse Luigi Belloni - "uno dei sacrari più suggestivi della cultura Europea". Il Museo conserva anche un archivio che copre un arco cronologico che va dalla fine del XIV al XX secolo. La documentazione, particolarmente interessante per quanto riguarda la storia della medicina, costituisce una importante integrazione di quanto conservato all'Archivio di Stato di Pavia (antico archivio dell'Università) e all'Archivio storico dell'Università.